Al Bano non è solo un cantante che vanta una lunga e gloriosa carriera, scandita da successi di fama internazionale, ma è anche un imprenditore profondamente legato alla sua terra natale: la Puglia. Dopo aver denunciato le difficoltà economiche affrontate durante le prime fasi della pandemia, quando da artista ed imprenditore si è ritrovato a bloccare le sue attività, il leone di Cellino San Marco è ritornato a denunciare un’altra criticità.
Da produttore di olio e vino, e da proprietario di un agriturismo dotato di diversi servizi per i propri ospiti, Al Bano ha denunciato la mancanza di manodopera, accodandosi alle lamentele che ormai da due anni a questa parte stanno segnalando i piccoli ed i grandi imprenditori. Ma queste denunce se fatte da nomi noti hanno la capacità di avere più risonanza e di far parlare tutti i media. Così è stato dopo le dichiarazioni dell’ugola d’oro pugliese, che ha amaramente constatato come sia difficile trovare personale disposto a lavorare.
Al Bano, da imprenditore, denuncia la mancanza di manodopera
La ricerca di manodopera è una piaga per l’economica del Paese, soprattutto per quanto riguarda il terzo settore, ed infatti Al Bano da imprenditore ha sottolineato che manca forza lavoro nella sua azienda agricola, specializzata nella produzione di olio e vino. Le difficoltà a trovare lavoratori si sta rintracciato ormai da tempo anche nel settore della ristorazione e dell’accoglienza: un dato allarmante in vista dell’apertura della stagione estiva, dove si attendono turisti desiderosi di concedersi dopo anni di rinunce una vacanza in piena regola.
Il cantante pugliese ha messo sotto accusa la bestia nera degli imprenditori italiani: il sussidio statale che il Governo ha stanziato per chi non lavora. Intervistato dal periodico di Cairo Editore, il settimanale Nuovo, Al Bano ha così messo sotto accusa il sussidio, che a suo dire sarebbe un grosso ostacolo perché porta le persone a non cercare lavoro trovando nel contributo statale un’entrata sicura.
“La mancanza di manodopera è una realtà drammatica con cui mi scontro ogni giorno con la mia azienda agricola. La causa? Il reddito di cittadinanza innanzitutto” – il leone di Cellino San Marco come molti imprenditori si è scagliato contro il sussidio statale per poi azzardare una proposta che anche in Italia dovrebbe essere applicata – “Bisognerebbe fare come in Germania, dove già a 12 anni i ragazzi dopo la scuola fanno apprendistato nelle imprese”.