Un uomo romano di 48 anni arrestato per spaccio di droga, una volta giunto nell’Aula di tribunale è stato assolto grazie ad una decisione del giudice che di fronte ad un solo reato commesso 20 anni fa ed alla quantità contenuta di cocaina ha sentenziato: “Ti diamo una seconda possibilità, ma non potrà andare sempre bene”.
In un mondo dove la disoccupazione e la malattia sono all’ordine del giorno, non è raro che le persone si trovino a dover fare scelte estreme per sopravvivere. Questo è il caso di un uomo di Roma, recentemente arrestato per spaccio di droga, ma poi assolto dal tribunale con una motivazione che ha fatto riflettere molti: l’uomo è disoccupato, sua moglie è gravemente malata e ha un figlio che deve studiare.
L’uomo, padre di famiglia e precedentemente impiegato in un’azienda locale, ha perso il lavoro a causa del COVID-19 che ha colpito duramente l’Italia e il resto del mondo. Con una moglie malata ed un figlio da mantenere, si è trovato in una situazione disperata. Nonostante avesse cercato lavoro in ogni modo possibile, non è riuscito a trovarne uno che gli permettesse di mantenere la sua famiglia. In un momento di disperazione, ha deciso di iniziare a spacciare droga, sperando che questo gli permettesse di guadagnare abbastanza denaro per coprire le spese mediche di sua moglie e garantire un’istruzione adeguata a suo figlio.
Dopo alcuni mesi di attività illegale, l’uomo è stato arrestato dalla polizia durante un controllo di routine. Durante il processo, ha spiegato al giudice la sua situazione disperata e ha dichiarato di essere consapevole della gravità delle sue azioni, ma di non aver avuto altra scelta. Infatti l’uomo ha dichiarato di essere disposto a pagare per le sue azioni, ma ha chiesto clemenza per sua moglie e suo figlio, che non avevano colpe nella situazione in cui si trovava.
L’assoluzione dopo aver ascoltato la testimonianza dell’uomo e aver preso in considerazione la sua situazione, il giudice ha deciso di assolverlo, dichiarando che, sebbene le azioni dell’uomo fossero illegali e gravi, era chiaro che erano state compiute in un momento di disperazione estrema.
Il giudice nel corso della sentenza ha affermato che la società dovrebbe fornire un sostegno adeguato alle persone in situazioni simili, per evitare che si trovino costrette a compiere azioni illegali per sopravvivere. La storia di questo uomo è un esempio di come la disperazione possa portare le persone a compiere azioni estreme. È importante che la società fornisca un adeguato sostegno a chi si trova in situazioni disperate, per evitare che si verifichino casi simili in futuro.
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This post was last modified on 29 Agosto 2023 10:54
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