Belen Rodriguez è finita al centro delle polemiche recentemente dopo la diffusione della notizia del caos, che il suo ricovero all’ospedale di Padova aveva generato. Infatti sul web è rimbalzato un avviso comparso nell’ospedale che ha svelato il trattamento vip a lei riservato, che ha finito per bloccare un intero reparto e due ascensori durante il ricovero della showgirl argentina. Una polemica messa a tacere dalla risposta data dalla struttura ospedaliera che ha smentito l’avviso che ha scatenato le polemiche.
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Dopo la nascita di Luna Marì lo scorso 12 luglio, Belen Rodriguez è rimasta qualche giorno presso l’ospedale Giustinianeo di Padova per poi tornare a casa, ma prima della sua dimissione si è tanto parlato di un cartello comparso nella struttura ospedaliera. Si tratterebbe di un ordine di servizio, finito poi sui social, nel quale si avvisava testualmente: “Causa Belen e fino a nuovo ordine divisione ostetrica, ascensori dn.4 e den.7 i pulsanti in cabina relativi al 3° piano sono disabilitati”.
Le polemiche su Belen Rodriguez e sul trattamento vip all’ospedale di Padova
La presenza del cartello è stata riportata anche dalla pagina Facebook di Nurse Times, alimentando così le polemiche sul blocco di un intero reparto, per preservare la privacy di Belen Rodriguez e della neonata. Dopo un iniziale silenzio, l’ospedale Giustinianeo di Padova ha fatto chiarezza commentando: “La direzione assicura che il reparto è in questo momento accessibile pur mantenendo intatta la garanzia della privacy di tutti i degenti” – queste le dichiarazioni rilasciate dal personale a Fanpage.it.
Mentre sul cartello “Causa Belen” il personale ha riferito che si trattava di una sorta di scherzo, infatti qualcuno ha detto che l’avviso era una “cosa burlona”, anche se non si sa chi ha diffuso i cartelli nell’ospedale. La stessa firma sugli avvisi, che hanno fatto scoppiare le polemiche attorno alla presenza di Belen, riportano la sigla puntata P.I.: un mistero per ora avvolto da un velo di segretezza.