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“Bella Ciao dovrebbe sostituire l’Inno di Mameli”, le dichiarazioni del vignettista Vauro rinnovano le polemiche su un tema spinoso

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Il noto il vignettista Vauro Senesi si è addentrato in una lunga dissertazione sulla canzone “Bella Ciao”, per poi focalizzare l’attenzione su dei temi caldi quali: unità nazionale, libertà, anti fascismo.

Sulle colonne di Adnkronos, si sono raccolte le parole del vignettista satirico che ha esordito dichiarando: “Fosse per me Bella Ciao sostituirebbe addirittura l’Inno di Mameli, intanto perché più bella; inoltre perché è veramente una canzone della Repubblica italiana nata dalla resistenza anti fascista; infine perché è un inno alla libertà, adottato in tutto il mondo e cantato in più lingue”.

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Il popolare vignettista di satira politica ha poi aggiunto con tono polemico: “Se c’è una storia di cui l’Italia può andare orgogliosa è quella della Resistenza che ha fatto nascere la Repubblica. Non mi stupisce l’indignazione della destra italiana, ammiccante e per lo meno omertosa, che come minimo dovrebbe dichiarare il suo anti-fascismo, come dovrebbe essere in un’Italia democratica”.

Bella Ciao sostituire Inno di Mameli

Vauro: “Bella Ciao è un inno alla libertà”

Soffermando poi sull’atteggiamento della destra del panorama politico italiano, l’eclettico artista ha rimproverato i leader dei principali partiti, per la mancanza di una presa di posizione contro il fascismo.

“La Meloni afferma di avere un rapporto sereno con il fascismo, che avrebbe commesso qualche errore. Salvini dice che 25 aprile è il giorno del derby tra fascisti e comunisti. Ma non ricordo una netta condanna del fascismo da parte di questa destra e sto ancora aspettando la querela annunciata dalla Meloni. Sarei infatti felice di aver dimostrato che Fdi è un partito anti fascista. Perché se non si è dichiaratamente anti si cavalca il fascismo. Sostengono che il fascismo è morto: rispondo ‘magari!’. Ma in genere sono i mafiosi a dire che la mafia non esiste” – ha commentato il vignettista.

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Secondo Vauro, la canzone “Bella Ciao” è un inno all’unità, ma un simile parere non è oggi condiviso da tutti, a queste parole i suoi detrattori hanno replicato che ha delle forti connotazioni anti-fasciste. Invece Vauro apprezza la canzone rielaborata delle mondine, che si fa interprete di valori importanti quali: libertà, riscatto, unità, antifascismo. Anche se la considera una canzone unitaria, Vauro ha ammesso nel corso delle sue dichiarazioni a Adnkronos che non potrà mai esserci una canzone nella quale si riconoscono tutti, tra cui i fascisti. “La libertà è importante per un Paese che vuole aspirare all’unità. Ma non è conciliabile con chi la nega. E l’ha negata” – ha concluso Vauro.

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