Il canone Rai, la tassa annuale per il servizio di radiodiffusione pubblica in Italia, sta subendo delle modifiche significative. A febbraio, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato che dal 2024 il canone non sarà più incluso nella bolletta dell’elettricità, una decisione è stata presa in risposta al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell’UE, che richiede maggiore trasparenza nelle bollette dell’elettricità e l’eliminazione delle tasse non collegate al settore dell’energia.
Matteo Renzi ha commentato questa decisione, ricordando che l’inclusione del canone Rai nella bolletta dell’elettricità era stata una sua scelta. Questa decisione aveva portato a una riduzione del costo del canone da 113 euro a 90 euro. Tuttavia, con la nuova proposta, il costo per la Rai sarà ridotto, ma potrebbe essere introdotta una nuova tassa sulle bollette dei cellulari. Questa proposta è stata avanzata in risposta all’uso sempre più diffuso di smartphone ed altri dispositivi mobili per guardare la televisione: con le nuove tecnologie è possibile guardare molti programmi televisivi, non solo i principali canali Rai, Mediaset, La7, Discovery ma altri canali nazionali e locali.
Il futuro del canone Rai
Giorgetti ha affermato che l’anno prossimo sarà necessario trovare un altro strumento per riscuotere il canone Rai. Una delle ipotesi è quella di scorporare dal pagamento del canone una quota relativa agli investimenti sostenuti dalla Rai, come ad esempio la capacità trasmissiva. Questo significherebbe che circa 300 milioni di euro all’anno verrebbero posti a carico della fiscalità generale, riducendo il canone di abbonamento.
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La riforma del canone Rai è un argomento importante nell’agenda politica italiana. Come ha sottolineato Giorgetti, si tratta di “1,85 miliardi destinati pressoché integralmente alla Rai”. Tra le ipotesi che verranno discusse in uno “specifico tavolo presso il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze)” c’è quella della bolletta sui cellulari.
Le modifiche al canone Rai rappresentano un cambiamento significativo per i contribuenti italiani, mentre la proposta di includere una tassa sulle bollette dei cellulari potrebbe sembrare controversa, è importante ricordare che l’obiettivo è quello di garantire la trasparenza e l’equità nel finanziamento del servizio di radiodiffusione pubblica.
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