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Caso Giulia Tramontano, colpo di scena: l’avvocato di Alessandro Impagnatiello rinuncia al mandato

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Il caso dell’omicidio di Giulia Tramontano sebbene abbia un suo colpevole acclarato, Alessandro Impagnatiello, che al momento si trova nel carcere di San Vittore, in un’ala di sicurezza, troverà delle risposte certe quando l’autopsia sul corpo di della 29enne incinta di sette mese sarà eseguita: la Procura ha ordinato l’esame i 9 giugno. Ma a sorpresa è arrivato l’annuncio del legale del barman: Sebastiano Sartori ha deciso di rinunciare alla difesa del trentenne.

Prima di questo annuncio, il legale ha ribadito che l’uomo ha fatto tutto da solo, queste le parole riferite ai cronisti della Rai: “Impagnatiello assicura di aver fatto tutto da solo, senza l’aiuto di complici. Sarà sicuramente da valutare la sua sfera psicologica. Lui è sempre più lucido e ha preso coscienza di quello che ha fatto”. Il legale ha reso noto che l’arma del delitto non è stata gettata via dall’uomo, e che si trova proprio nell’appartamento di Senago, dove la 29enne è stata accoltellata a morte dal fidanzato e padre del piccolo di cui era in attesa e che sarebbe nato tra circa due mesi.

Caso Giulia Tramontano, colpo di scena: l’avvocato di Alessandro Impagnatiello rinuncia alla sua difesa

Ma l’avvocato che aveva assunto la difesa del caso dell’omicidio di Giulia Tramontano ha recentemente comunicato alla stampa di aver rinunciato al mandato, attraverso un atto formale: Sebastiano Sartori ha depositato in Procura a Milano la documentazione con cui ha deciso di non farsi più carico della difesa di Alessandro Impagnatiello, e nel motivare la decisione ha parlato di mancanza di fiducia, commentando con un epigrafico: “è stata una questione fra me e il mio assistito”.

avvocato sartori

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La famiglia di Giulia Tramontano si è invece affidata al legale Giovanni Cacciapuoti, mentre non ha voluto nominare alcun consulente di parte, il quale una volta designato avrebbe avuto l’onere di supervisionare gli accertamenti relativi ai rilievi scientifici all’interno dell’appartamento dove si è consumato l’aberrante omicidio della donna e del suo bambino, il piccolo Thiago.

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