Caso Roberta Ragusa, la Corte di Cassazione respinge il ricorso: “Abbiamo onorato la sua memoria”

La lunga odissea legale che ha coinvolto la famiglia di Roberta Ragusa ha finalmente trovato una conclusione. La Corte di Cassazione ha deciso di respingere il ricorso presentato dalla difesa di Antonio Logli, riguardante la richiesta di revisione della sua condanna. Questa decisione è stata confermata dall’avvocato Nicodemo Gentile, presidente dell’Associazione Penelope, che ha monitorato il caso fin dal suo inizio. Gentile, esprimendo le sue riflessioni su varie piattaforme social, ha dichiarato: “È una grande soddisfazione vedere che la Corte Suprema ha riconosciuto e sostenuto le nostre argomentazioni legali. Concludiamo questo capitolo giudiziario con la certezza di aver mantenuto la nostra promessa e di aver onorato la memoria di Roberta”.

Riguardo ai dettagli del caso Roberta Ragusa, si ricorda che la donna è scomparsa nel 2012 e, secondo la giustizia italiana, è stata uccisa dal marito, che in seguito avrebbe nascosto il suo corpo. L’uomo è stato condannato a 20 anni di reclusione. La difesa ha tentato di presentare nuove prove, ma la Corte ha ritenuto che non ci fossero le condizioni per riaprire il caso.

Caso Roberta Ragusa, la Corte di Cassazione respinge il ricorso

La cugina di Roberta, Maria Ragusa, ha condiviso i suoi sentimenti su Facebook affidandoli ad un post nel quale ha riassunto lo scopo perseguito dai familiari della donna scomparsa da più di 10 anni e la cui fine rimane avvolta nel mistero nonostante la ricostruzione dei fatti e l’individuazione del presunto colpevole: “Finalmente è finita! È stato un percorso lungo e tortuoso, ma abbiamo mantenuto la nostra promessa. La giustizia ha trionfato e Roberta rimarrà per sempre nei nostri cuori”.

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 La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso sul caso di Roberta Ragusa, portando a una conclusione la lunga odissea legale intrapresa dalla sua famiglia con la sola volontà di fare chiarezza sulla vicenda e trovare delle risposte.

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