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Elly Schlein si candida alla segreteria del Pd e lancia la sfida alla Meloni: “Parte da noi una storia nuova”

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Prosegue la parabola politica di Elly Schlein, la quale si è candidata alla segreteria del Pd, un passo che molti attendevano e che la deputata ed ex vice presidente dell’Emilia-Romagna ha ufficializzato. La ventata di aria nuova portata dalla giovane politica ha l’intenzione di rinnovare la sinistra italiana.

Dopo aver avuto dei rapporti controversi con il partito, la Schlein ha formalmente annunciato di candidarsi alla segreteria del Pd affermando: “Facciamolo insieme, io insieme a voi voglio diventare la segretaria del nuovo Partito Democratico. Io questa settimana prenderò di nuovo la tessera del Partito democratico, lo faccio per rispetto di questa comunità, per entrare in ascolto e in punta di piedi”.

Presentandosi al Monk di Roma, la giovane politica ha reso noto qual è il suo progetto: “Mi voglio rivolgere a tutti e tutte coloro che hanno storie, un percorso, provenienze, idee diverse dalla mia: non siamo qui per una partita di resa di conti identitaria”. Proseguendo il suo discorso la deputata ha aggiunto: “Vogliamo una cosa molto più difficile, il nuovo Pd: salvaguardare la sua pluralità, tenere insieme questa comunità e le sue diversità ma senza più rinunciare a un profilo e un’identità chiara comprensibile coerente”.

Elly Schlein, candidata alla segreteria del Pd

Inneggiando al cambiamento, la Schlein ha esortato a ritrovare un impegno comune ed anche il coraggio di cambiare. Dopo i ringraziamenti di rito a Stefano Bonaccini, per il quale è stata vice in Regione Emilia Romagna, ed a Letta non ha rinunciato a rivolgere una frecciatina contro Matteo Renzi, definendo le sue azioni delle “scelte scellerate” ed accusandolo di essere stato arrogante. Tra i punti centrali che vuole portare avanti per il Pd, Elly Schlein ha parlato di tre sfide: “diseguaglianze, clima e precarietà

Elly Schlein si candida

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Guardando poi al nuovo assetto da dare al partito politico ha detto: “La sfida non è da non leggere nella semplice divisione quanto riformismo e quanta radicalità ci servono, ma sfidare tutte le culture di provenienza sul campo ineludibile, come cambiamo modello di sviluppo neoliberista che si è rivelato insostenibile per le persone e per il pianeta”.

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