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Fabrizio Pregliasco avverte: ”Con l’influenza australiana, picco di morti a Natale”

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Fabrizio Pregliasco, professore associato di Igiene generale ed applicata all’Università degli Studi di Milano e direttore Irccs Galeazzi-Sant’Ambrogio, ha lanciato l’allarme: a Natale ci sarà il picco di decessi. Si tratta ancora di Covid? No, stavolta Pregliasco si riferisce all’influenza australiana, un virus che non determina complicanze dirette, come ha chiarito il medico. ”Ma non é facile individuare questa problematica: l’influenza non determina complicanze dirette, se non in pochissimi casi, ma le peggiora e non é facile conoscerle…”.

”In epoca pre-Covid…”, ha continuato Fabrizio Pregliasco”…potevamo dire che chi aveva un’insorgenza brusca della febbre oltre i 38 gradi, la presenza di sintomi generali come dolori muscolari e articolari e, contemporaneamente, sintomi respiratori…”. Il virus responsabile dell’influenza, isolato in Australia, é l’A H3 N1- Darwin, come ha ribadito Pregliasco, ospite a Un giorno da pecora su Rai Radio 1. Anche Matteo Bassetti si é pronunciato sul tema che sembra iniziare a preoccupare gli studiosi. 

Fabrizio Pregliasco ha, infatti, ammesso: Con l’influenza australiana sarà una bella stagione tosta, come sempre ci saranno i morti, di solito tra i 5mila e i 15mila…”. Il medico non ha escluso che ci sarà un vero e proprio picco, dovuto anche al fatto di essere stati colti un po’alla sprovvista, mentre ”in Australia ad agosto il virus, che si chiama Darwin, ha cominciato la sua corsa; la stagione lì é stata la peggiore degli ultimi 5 anni. Il range di persone che vengono a mancare per l’influenza oscilla tra 5mila e 15-20mila”. Dunque, per quanto concerne il nostro Paese, quando bisogna stare più attenti all’influenza australiana? 

Fabrizio Pregliasco: ecco quando ci sarà il picco dell’influenza australiana e quali sono i consigli per farvi fronte

Fabrizio Pregliasco ha rivelato, in merito alla nuova influenza: ”Il picco é previsto a Natale, circa 150mila casi al giorno…”, parlando, poi, dei possibili rimedi, diretti ad arginare l’ondata di contagi: Qualcuno dice: ‘Rimettiamo le mascherine’, io dico: ‘Assolutamente no!’. Questi microorganismi devono circolare e hanno sempre circolato, ci dobbiamo proteggere, ma come? Ad esempio, abbiamo perso molto la copertura per lo pneumococco, la vaccinazione da polmonite, ma anche quelle per l’influenza”. Insomma, conviene prepararsi all’avanzare di Darwin, in modo tale da non farsi cogliere impreparati, senza lasciare spazio ad inutili allarmismi, anche se i numeri sono alti. 

Fabrizio Pregliasco choc

Abbiamo numeri importanti già a fine novembre. Sicuramente oggi fa paura anche per tutto quello che si porta dietro con una quantità di virus paninfluenzali, patologie da pneumococco e anche polmoniti”, ha fatto eco Matteo Bassetti a Fabrizio Pregliasco, che, dal canto suo, ha sottolineato il ritorno dell’influenza ”dopo 2 anni di situazione di maggior tranquillità, con le misure anti-Covid efficaci anche contro virus meno invasivi”. Sull’argomento si é pronunciato anche Caputo, dicendo: ”Quest’anno l’anticipo dell’influenza ha preso tutti in contropiede e non ha permesso di raggiungere i livelli di copertura dell’immunità che avrebbero ridotto la circolazione virale…”.

”…Poi ci sono anche i virus parainfluenzali per cui non esiste la vaccinazione. Ci sarebbe anche da fare una riflessione sul ritorno alla vita comune in ambienti chiusi senza la mascherina, presidio che ci ha difesi nei due anni passati”, ha affermato Caputo, a fronte di quanto detto da Fabrizio Pregliasco. Comunque si voglia reagire a questa nuova ondata virale, ormai bisogna prendere atto del suo arrivo, cercando di arginare il più possibile i danni. 

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