Fabrizio Pregliasco convola a nozze con Carolina, la confessione inaspettata: “Non le ho ancora preso…”

Fabrizio Pregliasco da anni è diventato un volto noto, il virologo negli ultimi anni con i suoi interventi sul Covid è diventato un personaggio pubblico e così la notizia delle sue nozze è diventata di dominio pubblico. A dare ufficialità alla notizia è stato proprio lui che ospite di Giorgio Lauro e Geppi Cucciari su Rai Radio 1 ha svelato questa novità. Ai microfoni della trasmissione radiofonica Un giorno da pecora, il virologo ha rivelato un dettaglio alquanto privato in merito alla sua vita sentimentale: presto convolerà a nozze.

Dopo più di 20 anni di relazione Fabrizio Pregliasco ha deciso di sposare la sua storica compagna come ha confessato a Giorgio Lauro ed a Geppi Cucciari: “Non abbiamo ancora deciso la data ma ci stiamo attrezzando. Entro l’anno io e Carolina ci sposeremo. Diciamo che potremmo farlo in autunno, ad ottobre o al massimo a novembre”. Pronta la replica di Geppi: “Ma lo ha preso l’anello?”, e l’esperto le ha rivelato di non averci ancora pensato.

Fabrizio Pregliasco si sposa con Carolina Pellegrini

Dopo l’inaspettata proposta di matrimonio fatta da Fabrizio Pregliasco ai microfoni di Rai Radio 1 quando il virologo a sorpresa ha sentenziato: “È ora di sposarci, sei una donna straordinaria e siamo insieme da vent’anni. Vivere insieme a te è un grande regalo. Carolina, mi vuoi sposare?”, recentemente Pregliasco ha confermato che ci saranno a breve le nozze.

Ma chi è la sua storica compagna? Carolina Pellegrini, laureata in lettere moderne, ha ricoperto il ruolo di consigliere ed assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità, mentre recentemente è tornata ad insegnare come docente in una scuola vicino a Milano, ma al tempo stesso si dedica ad attività di formazione e si occupa di progetti territoriali e nazionali di politiche attive del lavoro.

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Nel corso del suo intervento in radio, Pregliasco ha affrontato anche il tema critico dell’indagine della Procura di Bergamo in merito alla zona rossa soffermandosi sul mancato aggiornamento del piano pandemico affermando: “A mio avviso è stato fatto il possibile alla luce del momento, dell’ignoranza rispetto alle caratteristiche del virus, il ruolo degli asintomatici, la malattia con caratteristiche spiazzanti. È difficile dire cosa fu giusto o sbagliato, bisogna considerare che tutte le decisioni politiche prese in quel momento emergenziale sono sempre state delle scelte difficili dei politici con il compendio delle esigenze economiche, psicologiche e di salute”.

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