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Francesco Paolantoni criticato per la sfilata nudo, la replica a muso duro: “Vedere una mentalità antica e ristretta mi…”

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Francesco Paolantoni da tifoso del Napoli ha partecipato ai festeggiamenti per la vittoria dello scudetto, sfilando nudo per le strade della città, una scelta che è costata cara all’attore e comico partenopeo, finito nel mirino di velenose critiche. Dopo la ventata di proteste, attacchi ed insulti, Francesco Paolantoni ha preso la parola per replicare alle voci di chi lo ha bersagliato per giorni condannando la sua decisione, ma non sono mancati commenti positivi da parte di chi ha visto nella sua sfilata nudo una pura e semplice gag comica.

La personale esultanza di Paolantoni è diventata virale in rete, attirando grande attenzione da parte del popolo del web che non si è sottratto dal condannare “l’esibizionismo” del comico, per festeggiare il terzo scudetto della sua amata squadra di calcio. L’attore è sceso in strada con la folla gioiosa per il Napoli, sfilando nudo coperto solamente da un pentolone di pasta e patate, inscenando così una divertente gag, apprezzata dai festanti ma che ha sollevato anche un polverone.

Una gang nata dopo la scommessa da lui fatta davanti alle telecamere de Le Iene lo scorso mese di gennaio. Alle critiche che lo hanno travolto ha prontamente risposto l’attore che intervistato da Fanpage, ha affermato un po’ amareggiato: “È stato un accanimento incomprensibile. Che vita fanno le persone che trovano il tempo di accanirsi contro una gag, contro un siparietto?”.

Francesco Paolantoni duramente criticato per la sfilata nudo, replica ad insulti ed attacchi

Francesco Paolantoni nel motivare il suo siparietto ironico lo ha definito un “nudo giocoso”, sottolineando che non si aspettava una reazione così piccata da parte di chi si è fatto interprete di bigottismo: “Il moralismo peggiore, il più becero” – questo quanto detto dal comico grande tifoso del Napoli.

Francesco Paolantoni replica sfilata

Nel motivare la sua sfilata senza veli ha poi aggiunto: “Le mie intenzioni erano goliardiche e fini allo spettacolo, con la consapevolezza di essere ironici. E invece? Si è scatenato il lato più bigotto e ipocrita, non solo della nazione ma soprattutto della città. Siamo la Napoli della libertà e dell’ironia e invece vedere queste persone con una mentalità antica e ristretta, mi ha fatto molto male”.

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Paolantoni ha concluso il suo intervento focalizzandosi su quello che lo ha ferito di più: “Mi hanno detto di tutto. Qualcuno mi ha scritto ‘non ti vergogni, ci sono i bambini’. Ma i bambini sono molto più avanti di queste persone. Si divertono quando vedono cose del genere. Sono rattristato, davvero. Una sciocchezza del genere è bastata a scatenare la parte più violenta di questa città. Non so se ridere o piangere. Tutto questo mi diverte e al tempo stesso mi rattrista. Mi hanno consigliato di cambiare città: ‘Sei la vergogna di Napoli’, mi hanno detto. A me?”.

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