La discussione in Aula al Senato è stata animata da un vivace confronto tra Giorgia Meloni ed Ilaria Cucchi, con il presidente del Consiglio chiamata a replicare alla senatrice eletta nella XIX legislatura, in merito agli scontri andati in scena alla Sapienza. Ilaria Cucchi nel corso del suo intervento in aula ha commentato sull’episodio incriminato: “Immagini brutali e davvero intollerabili in un luogo sacro come l’Università […]”. La Meloni nel replicare alle accuse ha fatto chiarezza su quanto successo presso l’Università La Sapienza.
La senatrice di Avs, durante la discussione sulla fiducia al Governo, nell’Aula di Palazzo Madama, prendendo la parola ha condannato l’episodio, dichiarando: “Bisogna garantire ai nostri figli un mondo migliore, una società più giusta e a misura d’uomo. I nostri ragazzi sono quegli stessi studenti che ieri alla Sapienza sono stati affrontati come terroristi per il semplice fatto che essi, poveri, credevano di avere ancora il diritto di protestare, far sentire la propria voce in modo del tutto pacifico. Inaccettabili invece i modi violenti e disumani con cui sono stati trattati loro, immagini brutali che non avremmo mai voluto vedere, e davvero intollerabili, che hanno avuto come teatro un luogo per me sacro, l’università”.
Ilaria Cucchi incalzando il presidente del Consiglio ha concluso il suo intervento con un duro monito: “È davvero questo, presidente, il modello di Paese che volete offrire ai nostri figli? Provo tanto dolore ma devo dire anche tanta speranza”.
“Io vengo dalla militanza giovanile, ho fatto e organizzato tantissime manifestazioni in vita mia, ma mai per impedire a qualcun altro di dire quel che voleva dire. Io mai, non l’ho mai fatto, dire quel che si vuole è un diritto, è il fondamento della democrazia. Quella di ieri alla Sapienza non aveva nulla di pacifico, l’obiettivo era evitare che ragazzi come loro dicessero la loro. Dobbiamo chiarirci su questo: democrazia è rispetto delle idee altrui.
In nome di una presunta democrazia consentiamo che ci impediscano di dire la nostra? Se qualcuno della mia parte politica andasse a impedire ad altri di dire la loro, beh, io sarei la prima a condannare, io non l’ho mai fatto” – così ha controreplicato la premier per perorare la sua difesa.
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Proseguendo il discorso, per respingere l’attacco della senatrice di Sinistra italiana, Giorgia Meloni ha precisato: “Noi in tutta la campagna elettorale abbiamo avuto banchetti devastati, per non parlare di quel che accadeva nelle nostre sedi, e nessuno ha detto una parola. E poi a noi si viene a parlare di democrazia. Dico ai ragazzi che manifesteranno nel rispetto delle idee altrui che sarò sempre dalla loro parte. È il fondamento della democrazia. Ieri non erano manifestanti pacifici, ma manifestavano per impedire a ragazzi che non la pensano come loro di dire come la pensano”.
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