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Green pass a scuola: i presidi chiedono a gran voce che venga esteso l’obbligo a tutti i genitori degli studenti per rientrare a scuola in sicurezza

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Un gran numero di presidi ha espresso un parere positivo sul Green Pass a scuola chiedendo che venga esteso anche ai genitori degli studenti, oltre a pretendere dei trasporti pubblici dedicati esclusivamente a chi va a scuola. Il mondo della scuola in vista del rientro a settembre prevede che vengano adottate delle misure di sicurezza ad hoc, per evitare di dover ricorrere nuovamente alla Dad.

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Tra le proposte avanzate figura la riorganizzazione dei trasporti pubblici con mezzi dedicati solo agli studenti, come accade nel resto del mondo con lo scopo di trasformare i pullman turistici in autobus per gli studenti. Questa proposta è stata avanzata da diversi presidi in Puglia dove è stata avanzata la richiesta agli enti locali di potenziare i trasporti servendosi dei bus turistici.

Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, ha però rilevato una criticità in Italia: “Il trasporto pubblico non sembra in grado di riformulare se stesso, di fare delle corse dedicate alle scuole”. Un gap che il nostro Paese ha nei confronti del resto dell’Europa dove si è adottata la rimodulazione dei mezzi di trasporto e delle linee dedicati esclusivamente agli studenti.

Green pass scuola

Green pass anche a scuola

Un altro punto al centro dei dibattiti è il pass nelle scuole: si prevede che la certificazione verde diventi obbligatoria per il personale scolastico e per chiunque acceda a scuola dall’esterno, come nel caso dei genitori. Dal momento che le scuole rientrano nei servizi essenziali si considera decisivo l’utilizzo della certificazione per accedere agli istituti scolastici per evitare non solo la Dad ma anche il rischio di un nuovo lockdown.

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Per tornare a scuola in sicurezza si prevedono delle misure necessarie, come ha spiegato Attilio Fratta, presidente di DirigentiScuola: “La logica non è mai soggettiva e la richiesta di un certificato credo rientri nei provvedimenti logici e necessari. Non vogliamo correre certo il rischio di un nuovo lockdown”.

Al momento le Regioni cercano di stimare il numero di docenti che rifiutano di vaccinarsi (risulterebbe circa il 15% del personale scolastico) con l’obiettivo di aumentare il numero dei docenti vaccinati e degli studenti per mettere le scuole in sicurezza contro il rischio di un nuovo allarme contagi.

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