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“Il Green pass è una violazione della costituzione e del regolamento europeo”: cento avvocati inviano una diffida al Governo

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L’avvocato Erich Grimaldi a nome del team di legali dell’Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà (UCDL) ha indirizzato una diffida alla presidenza del Consiglio, ma anche a regioni, comuni, Fipe, Confcommercio e Federalberghi, per contestare il Green Pass. Una diffida che mette in evidenza le lacune relative all’applicazione della certificazione, in quanto con esse si contravviene la disposizione europea che annuncia che “nessun provvedimento può essere adottato per condurre all’obbligatorietà del vaccino”.

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Nel testo della diffida, che è stata firmata da più di 100 avvocati dell’associazione legale si riporta: “In totale dispregio dell’ultimo capoverso dell’art 32 della Costituzione, che rappresenta aspetto inderogabile e assoluto (la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti), dove nel comma due specifica che nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge, il Green Pass di fatto costringe alla vaccinazione per poter svolgere qualsiasi attività professionale”.

Green pass Diffida cento avvocati governo

La diffida al Governo sull’applicazione del Green pass

Si è anche menzionato l’articolo n. 36 del Regolamento UE 953/2021 dove si spiega che va evitata la discriminazione delle persone che non sono vaccinate o che hanno scelto di non essere vaccinate per motivi giustificabili. L’associazione legale ha contestato apertamente l’applicazione della certificazione che ha conferito il Governo, in quanto il suo possesso, che dimostra la vaccinazione, non dovrebbe costituire una “condizione preliminare per l’esercizio del diritto di libera circolazione o per l’utilizzo di servizi di trasporto passeggeri transfrontalieri […]. Il presente regolamento non può essere interpretato nel senso che istituisce un diritto o un obbligo a essere vaccinati”.

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Nella notidica inviata al Governo, più volte viene citata la violazione della privacy ed il trattamento dei dati sensibili, dal momento che i controlli spetteranno non solo ai pubblici ufficiali ma anche agli esercenti e proprietari di attività. Con questo avviso il gruppo legale ha non solo esortato ad evitare ogni qualsiasi forma di emarginazione sociale e discriminazione tra vaccinati e non, ma ha anche sollecitato a porre rimedio alle violazioni del regolamento UE che l’applicazione del Green pass ha evidenziato.

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