Advertisement

Lavoratori pubblici: “Aumenti azzerati e riduzioni per migliaia di dipendenti”, chi corre il rischio

Advertisement

Una recente analisi sulle condizioni dei lavoratori pubblici in Italia ha rivelato una situazione preoccupante: migliaia di dipendenti potrebbero non beneficiare di alcun incremento salariale, e per alcuni, si prospetta addirittura una riduzione del guadagno netto mensile. Questo scenario deriva dall’effetto “gradino” causato dalla riduzione del cuneo fiscale, una misura che, seppur vantaggiosa in alcuni casi, può rivelarsi un doppio taglio. In pratica, la riduzione del cuneo fiscale potrebbe annullare gli aumenti salariali per migliaia di dipendenti impegnati nel settore pubblico in Italia, creando una situazione alquanto complessa.

Il Governo Meloni ha introdotto una riduzione del 6% sui contributi versati all’Inps per i redditi tra i 25 mila euro ed i 35 mila euro, portando a un aumento della retribuzione lorda mensile per i lavoratori. Tuttavia, questa misura si rivela problematica per i dipendenti pubblici che, con gli aumenti salariali previsti, potrebbero superare la soglia dei 35 mila euro di reddito annuo, perdendo così il beneficio della decontribuzione.

Lavoratori pubblici, aumenti azzerati

La Legge di Bilancio ha stanziato 5 miliardi per gli incrementi salariali nel settore statale, prevedendo un aumento medio del 5,78% nelle buste paga. Ma l’aumento potrebbe essere vanificato per molti lavoratori che, superando i 35 mila euro annui, perderebbero il vantaggio fiscale. Stime indicano che questo effetto inizia a manifestarsi intorno ai 33.100 euro di reddito lordo annuo.

Lavoratori pubblici, Aumenti azzeratiLa situazione è particolarmente delicata per i 628 mila professori a tempo indeterminato, i 279 mila infermieri e i 37.000 tecnici sanitari, i cui stipendi medi si avvicinano ai 35 mila euro lordi annui. Questo problema non è nuovo: già nel periodo 2016-2018, con il Bonus 80 euro, si era dovuto introdurre un “elemento perequativo” per evitare la perdita del bonus a causa degli aumenti contrattuali.

La soluzione potrebbe richiedere un meccanismo simile, ma la sfida maggiore sarà trovare il finanziamento per questa soluzione, considerando che le risorse stanziate dal governo sono limitate. La situazione richiede attenzione e una gestione oculata per garantire che gli aumenti salariali previsti non si trasformino in un’illusione per migliaia di lavoratori pubblici.

Leggi anche: Mutui 2023: i tassi salgono frenando la crescita economica del Paese

CONDIVIDI ☞