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“Non sono un buon padre per Jeremy, l’ho abbandonato come mio padre ha fatto con me”: Marcell Jacobs fa mea culpa e si racconta a cuore aperto

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Il campione olimpico Marcell Jacobs si è messo a nudo nel corso di una lunga intervista per il Corriere della Sera, a cui ha fatto un ritratto privato di sé come padre e figlio, ammettendo i suoi errori con il primogenito: Jeremy, avuto quando era molto giovane. Dopo aver conquistato un doppio oro olimpico, cucendosi sul petto il titolo del “più veloce del mondo” a Tokyo, Jacobs ha calamitato su di sé le attenzioni della stampa nostrana ed internazionale. Il suo privato è così venuto a galla facendo conoscere degli aspetti oscuri del suo passato, relativi non solo al rapporto tormentato con il padre ma anche alla sua stessa abdicazione dal ruolo genitoriale con il primogenito.

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Il velocista è padre di tre figli, due dei quali avuti dall’attuale compagna Nicole Daza, mentre suo figlio maggiore Jeremy, che ha quasi 7 anni, è nato dalla sua relazione giovanile con Renata Erika. Ma Marcell Jacobs si è ritrovato a ripercorrere le orme del padre abbandonando suo figlio maggiore, scatenando gli attacchi della mamma di Jeremy che sui social è tornata ad accusarlo dopo le Olimpiadi, confermando il ruolo di padre assente: “Stiamo ancora aspettando la sua chiamata da quando è rientrato da Tokyo”. Dopo le accuse della sua ex, Jacobs ha ammesso di non essere un buon padre per Jeremy, che invece ammira il padre tanto da voler diventare un campione come lui.

Marcell Jacobs Non sono un buon padre per Jeremy

Marcell Jacobs: “Jeremy, il mio primo figlio, mi è capitato…”

Il campione olimpico a proposito di suo figlio maggiore ha confessato: “Jeremy, il mio primo figlio, mi è capitato. Ero un ragazzo e l’ho vissuto malissimo, come chi sta facendo una cosa per altruismo, ma controvoglia. Non vorrei essere stro*zo come è stato mio padre, ma alla fine sostanzialmente sto facendo più o meno quello che ha fatto lui. Rispetto a Anthony e Megan, i bimbi che ho avuto da Nicole, con Jeremy non ho un legame forte perché non ci ho mai vissuto. Quando vado a Desenzano lo vedo, ma non sono un padre presente”.

Gli abbandoni familiari sono un fattore costante nella famiglia paterna di Marcell Jacobs che nella sua intervista al Corriere della Sera ha raccontato: “Il mio bisnonno ha abbandonato il nonno, mio nonno mio padre, lui me: è una specie di tradizione di famiglia. Il primogenito deve sempre essere lasciato. Io dovrei spezzare il meccanismo, ma per ora non ci sono riuscito”.

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Il rapporto di Jacobs con il padre

Da figlio abbandonato non è riuscito a non commettere gli errori di suo padre Lamont Jacobs, militare texano mandato in Corea del Sud, pochi giorni dopo la sua nascita, e poi sparito dalla loro vita: “Aveva detto a mia madre ‘Tu torna in Italia che io ti raggiungo’, invece è sparito”- ha raccontato Jacobs.

Un abbandono che ha inciso pesantemente in lui come uomo ed atleta, come gli ha fatto notare la sua mental coach che ha gli suggerito di riallacciare i rapporti con il padre, che nel frattempo lo aveva ricontattato sui social scrivendogli messaggi su Facebook, a cui non rispondeva.

I due si sono visti una sola volta ad Orlando nel 2008, poi il velocista si è deciso a risolvere i suoi blocchi cercando un minimo contatto con lui rivelando ancora con una certa rabbia nei suoi confronti: “Abbiamo continuato a scriverci. Lo rivedrò l’anno prossimo perché l’ho invitato al mio matrimonio con Nicole. Certo, lui mi ha riconosciuto, ho il suo cognome e persino il suo nome, Lamont Marcell Jacobs, ma non ha mai dato un euro a mia madre e non si è mai fatto sentire”.

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