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Prima spaccatura Governo Meloni. Livia Ronzulli, lo sfogo furioso che nessuno si aspettava: “Fuori dal governo”

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Primi segnali di frizioni interne nella coalizione della maggioranza: il Governo Meloni non sarebbe tanto compatto come fa credere, come testimoniato dalle lamentele di Licia Ronzulli, capogruppo di Forza Italia in Senato. A causa della sua mancata nomina, la Ronzulli ha espresso il suo malcontento svelando le ragioni per cui è stata tagliata fuori dall’esecutivo, e rendendo nota la prima spaccatura nel Governo Meloni.

In una recente intervista-sfogo affidata a La Stampa, la capogruppo di Forza Italia in Senato non ha nascosto il suo disappunto per la mancata nomina asserendo anche quali, secondo lei, sono state le ragioni della sua estromissione dall’esecutivo di Giorgia Meloni.

Mi è stato detto che la rete si è scatenata. Ma la cosa che più mi ha fatto star male, non tanto per me quanto per quello che la mia famiglia è stata costretta a subire, è la violenza mediatica usata nel costruire un caso inesistente. Sono stata il capro espiatorio per coprire un disegno che non mi riguarda e non conosco. Ma non è molto importante ora: sono stata indicata e poi eletta per svolgere un lavoro bellissimo, quello di capogruppo al Senato. Cercherò di farlo al meglio, come sempre” – queste le rivelazioni fatte dalla Ronzulli.

Primi segnali di spaccature interne al Governo Meloni: le rivelazioni di Licia Ronzulli, capogruppo di Forza Italia in Senato

La capogruppo di Forza Italia in Senato è passata poi a lanciare un affondo nei confronti del nuovo esecutivo, soffermandosi sui provvedimenti Covid proposti dal Governo Meloni: “È il messaggio che potrebbe passare rivedendo di punto in bianco le norme che regolano la somministrazione dei vaccini. È anche per questo che auspico un processo graduale per il superamento delle misure anti Covid. La delegazione di Forza Italia su questo non getterà la spugna

Licia Ronzulli capogruppo Forza Italia
Licia Ronzulli capogruppo Forza Italia

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Nel precisare il suo punto di vista contrario a quanto deliberato dal Governo Meloni, Licia Ronzulli ha condiviso sulle colone de La Stampa il suo pensiero: “Forse si sarebbe potuta attendere la scadenza naturale della misura, il 31 dicembre, così da evitare che la maggioranza silenziosa di chi, onorando il camice, si è responsabilmente vaccinato si sentisse sconfitto dalla minoranza chiassosa dei No vax. Ma se lo chiede a me, chi è No vax e quindi va contro la medicina e la scienza non dovrebbe operare in campo sanitario”.

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