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Psichiatra uccisa, la figlia le dedica parole che mettono i brividi: “Mamma sei il mio super eroe e gli eroi non muoiono mai”

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La drammatica morte di Barbara Capovani, psichiatra uccisa da un ex paziente dimesso dopo un Tso, ha scosso l’opinione pubblica che ha intavolato il dibattito su un tema delicato: la salute mentale chiamando in causa anche la sicurezza. Infatti la professione della 55enne che da tempo abitava e lavorava a Pisa ricade nel campo di quelle figure potenzialmente pericolose che richiedono una normativa ad hoc per tutelare i professionisti che spesso si trovano a dover curare pazienti con squilibri seri.

Ma ad oggi la normativa italiana presenta un vuoto legislativo che chiede un intervento affinché non si verifichino più queste tragedie. L’aggressore di Barbara Capovani, Gianluca Paul Seung, 34 anni, di Torre del Lago, è finito in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, in attesa che il gip del Tribunale nomini un consulente richiesta fatta anche della difesa per appurare la capacità di intendere e volere dell’imputato per il quale si prospetta l’ergastolo.

Ai funerali della psichiatra uccisa a Pisa hanno preso parte familiari, amici e colleghi che hanno dato l’ultimo saluto a Barbara, a cui sua figlia Alice ha rivolto delle parole da brividi, infatti due dei tre figli della donna le hanno dedicato messaggi di encomio. La 28enne nel fare un ritratto della mamma ha condiviso il privato di Barbara Capovani.

Psichiatra uccisa, sua figlia le dedica parole che mettono i brividi

“Mamma, sei il mio super eroe e gli eroi non muoiono mai…Molto di voi si chiederanno che rapporti ci fossero tra me e mia mamma. Eravamo complici, amiche, colleghe, alleate. Non credo che le vorrebbe che mi soffermassi sul nostro rapporto speciale. Non vorrebbe che mi soffermassi su un dolore di cui ancora non sono state inventate le parole per spiegare cosa si prova” – queste le parole di Alice.

Barbara Capovani figlia

Nel proseguo del suo discorso durante le esequie della psichiatra uccisa, che si sono svolte in forma privata presso il palazzo della Sapienza, Alice ha lodato la madre soffermandosi sul suo carattere altruista ed empatico: “Cos’era mia mamma. Mia mamma era tutto. Mia madre era concretezza. Non trovo niente che mi possa dare pace. Era il mio supereroe che lottava per gli altri. Mi piace pensarla come se fossimo un puzzle. Ogni volta che aiuti qualcuno o che ognuno di noi è stato aiutato. Ogni volta che mia mamma è stata accanto a qualcuno io credo che abbia ceduto un pezzettino del suo puzzle. Tutti insieme formiamo un puzzle. L’unico modo per andare avanti è copiare quel puzzle”.

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“Servono centinaia di noi per formare una Barbara Capovani. Saremo lei se lotteremo per un obiettivo. Saremo lei se daremo il cento per cento. Saremo lei se saremo noi stessi. Saremo lei se lotteremo per ciò che è giusto. Saremo lei se accarezzeremo in strada un cane totalmente sconosciuto. Sarai sempre il mio supereroe. Gli eroi non muoiono mai e rimangono per sempre – così ha concluso il suo saluto alla madre Alice, che ha commosso i presenti durante i funerali della donna.

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