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“Non va dato a chi non vuole lavorare. È un’offesa a chi si alza alle 5 di mattina”: Matteo Salvini tuona incollerito contro il Reddito di Cittadinanza

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Ancora una volta, Matteo Salvini si è scagliato contro il sussidio statale in occasione della sua visita a Seveso, comune della provincia di Monza e Brianza in Lombardia, dove si è recato in vista del ballottaggio, un’occasione in cui non solo ha tuonato contro il reddito di cittadinanza, ma ha anche attaccato per l’ennesima volta il ministro dell’Interno Lamorgese.

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Il leader della Lega intervistato dai giornalisti ha ribadito la sua posizione contraria a quella della sinistra a proposito del sostegno economico dichiarando: “Non ci sono redditi di cittadinanza da regalare a quelli che passeggiano per strada. […] A Draghi ho chiesto di tagliare abbondantemente il reddito di cittadinanza. Va dato a chi non può lavorare, a chi è disabile e non ce la fa. Non va dato a chi non vuole lavorare, che è una offesa a chi si alza alle 5 di mattina. Il reddito di cittadinanza così com’è, è un disincentivo al lavoro, un incentivo ai furbetti e agli evasori”.

Il nuovo attacco di Matteo Salvini contro ministro Luciana Lamorgese

Il nuovo attacco di Matteo Salvini contro il ministro Luciana Lamorgese

Dopo aver espresso ancora una volta la sua contrarietà nei confronti del reddito di cittadinanza, considerando necessarie delle modifiche, Matteo Salvini ha spostato l’attenzione su un altro punto diventato ultimamente un suo cavallo di battaglia: attaccare Luciana Lamorgese. Affrontando la questione sicurezza, il leader del Carroccio ha detto qual è l’obiettivo che si propone il suo schieramento politico: “Finite le elezioni ci sarà qualcosa da sistemare anche al ministero dell’Interno. Qualcuno non sa fare il suo mestiere, è al posto sbagliato nel momento sbagliato”.

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Un motivo di discussione che Matteo Salvini ha ripreso anche durante un incontro elettorale a Cassano d’Adda quando è tornato a sottolineare, che ai suoi occhi, quali sono stati i fallimenti della Lamorgese. “Siamo di fronte a una fallimentare gestione dell’ordine pubblico. Qua c’è un ministro che o inizia a fare il ministro o si deve dimettere. Garantire sicurezza degli italiani è fondamentale, soprattutto in giorni delicati come questi” – le parole del leader della Lega.

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