Rula Jebreal ha deciso di non indietreggiare proseguendo con accanimento la sua campagna contro Giorgia Meloni, che viene ripetutamente bersagliata insieme al suo partito dalla giornalista, la quale ha usato provocatoriamente la parola “klan” (per evocare causticamente il ku klux klan), facendo riferimento allo schieramento meloniano. Dopo aver attaccato la premier in pectore rievocando i problemi con la giustizia del padre, la Jebreal ha scelto di perseguire la strada della contestazione, puntando il mirino contro gli esponenti di quello che addita con i termine di ‘neofascismo imperante’.
Anche la stampa straniera come altre voci noti del jet set internazionale continuano a contestare il leader di FdI come nel caso dell’ex tennista Martina Navratilova, che si è accodata alla lunga lista di coloro che attaccano la politica romana. Intervenendo su Twitter, la Navratilova ha tuonato sarcasticamente: “Chissà quali conseguenze ha in mente Meloni?”, accompagnato dall’hastag Mussoliniamico ed innescando le discussioni degli internauti.
Il commento della giornalista è stato perentorio: “Ai media internazionali che stanno guardando la minaccia di Meloni alla democrazia, il suo klan prende di mira i critici. Queste sono le voci più importanti da seguire… alcune delle quali vivono sotto la protezione della polizia”. Rula Jebreal ha quindi fatto i nomi di Roberto Saviano, del regista Gabriele Muccino, di Corrado Formigli, di Andrea Purgatori, di Paolo Berizzi e quello di Selvaggia Lucarelli.
Nel suo commento la giornalista ha così menzionato la protezione della polizia, per sottolineare causticamente il fatto che la scorta sia una misura per difendere chi ha assunto una posizione apertamente contraria alle idee espresse da Giorgia Meloni. Ma negli ultimi giorni, la Jebreal è stata inarrestabile contro la politica romana: dopo aver richiamato le vicende penali del padre della Meloni è passata ad attaccare di petto l’opposizione di centro, lanciando una pesante accusa: ha infatti sostenuto che lo schieramento legittima la politica di stampo fascista perseguita da Fratelli d’Italia, menzionando un retroscena legato ai saluti nazisti dei membri del partito.
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La giornalista è entrata a gamba tesa contro Romano La Russa, assessore in Regione Lombardia, che durante il funerale del cognato ha fatto il saluto con il braccio teso, per poi scusarsi pubblicamente. Ma sui social, Rula Jebreal non è riuscita a riscuotere consensi dopo la sua ultima contestazione conto lo schieramento meloniano, visto che le critiche contro la giornalista non si placano: in tanti la invitano infatti a non trovare falsi nemici, spostando le discussioni su argomenti che meritano maggiore interesse.
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This post was last modified on 6 Ottobre 2022 9:58
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