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Sanremo 2022. Vladimir Luxuria non può più tacere, lo sfogo choc contro Zalone: “Un ipocrita, ecco cosa ha fatto…”

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La presenza di Checco Zalone a Sanremo 2022, con i suoi sketch irriverenti ha sortito non solo risate ma anche polemiche e critiche, come quelle che Vladimir Luxuria ha indirizzato all’attore e comico pugliese per la sua gag musicale sulla trasnfobia, che l’attivista non ha trovato per niente ironica. Luxuria ha infatti aspramente attaccato Luca Medici per aver apertamente beffeggiato la comunità trans, tirando in ballo diversi stereotipi e deridendo alcuni aspetti tipici della comunità LGBTQ, suscitando sbigottimento e risate sul palco dell’Ariston.

Infatti non sono mancate le critiche, che sono piovute addosso all’artista subito dopo il suo siparietto nel corso della seconda serata del Festival di Sanremo. Tra chi ha condannato con severità il comico pugliese c’è proprio Vladimir Luxuria che con parole di fuoco ha espresso il suo parere critico sui siparietti ironici messi in scena da Checco Zalone a Sanremo. In particolare l’attivista dei diritti della comunità LGBTQ ha trovata denigratoria la gag sulla donna trans di nome Oreste.

Vladimir Luxuria attacca Checco Zalone per la gag musicale sulla trasnfobia

Luxuria intervistata da AdnKronos è insorta contro Zalone non risparmiandogli dure accuse: “Mi è sembrata intanto una performance un po’ scarsa, da Zalone ci saremmo aspettati di più. È anche un po’ una ripetizione, questa volta più fallita, rispetto alla canzone sugli uomini sessuali che invece aveva fatto tanto ridere. Apprezzo la finalità di condanna all’ipocrisia dei falsi moralisti, di quelli che ci cercano e poi fanno finta che non sono mai stati con noi. Però una trans si può cercare anche in un locale, in un luogo di lavoro, su un autobus non è che per avere un contatto con una trans si debba per forza andare nel vicoletto buio”.

L’attivista non ha apprezzato il ricorso da parte del comico dei soliti preconcetti di stampo quasi omofobo che hanno finito per tratteggiare un’ironia non solo irriverente, ma anche irrispettosa verso i trans, tirando in ballo argomenti delicati quali la prostituzione ed una femminilità impossibile.

Vladimir Luxuria attacca Checco Zalone

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Nel criticare lo sketch dell’artista pugliese sul palco dell’Ariston, Vladimir Luxuria ha demolito le sue battute tacciandole per denigratorie e per nulla divertenti: “È come se Zalone avesse voluto fare lui, stavolta, l’ipocrita: da una parte condannare il falso perbenismo di quelli che ci condannano, dall’altro però far ridere il popolino su tutti quegli stereotipi che ci vogliono ad esempio col 48 di piedi. Vorrei dire a Checco che sono alta 1.78 e porto il 41 di piedi. Non ho neanche il pomo d’Adamo. Non sono per la censura ma rivendico il diritto alla critica di sketch che più che far ridere deridono”.

Come sempre la satira si conferma un terreno tortuoso e disaminato di ostacoli, capace non solo di scatenare ilarità ma anche veleni visto che si trascina spesso dietro critiche pesanti per la sua stessa missione, che in tutta la storia dell’umanità è stata quella di “corregge i costumi ridendo”.

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