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Stupro di massa a Palermo, Ermal Meta si difende: “Le mie parole dettate dalla rabbia. Non ho scatenato nessun odio sui social”

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Il tragico evento dello stupro di massa a Palermo ha scatenato una forte reazione da parte dell’opinione pubblica, Ermal Meta è stato tra coloro che si è esposto duramente contro gli autori del fatto di cronaca. Il cantautore durante un’intervista rilasciata a TG1 Mattina Estate ha condiviso i suoi pensieri e le sue emozioni riguardo all’incidente. “Quando subisci uno stupro, quel dolore dura per sempre. Ciò che ho scritto è stato dettato dalla rabbia di un libero cittadino. Il dolore non deve essere necessariamente personale per poterlo sentire. Ho conosciuto persone che hanno subito stupri e dopo vent’anni il loro dolore è ancora vivo”.

Ermal Meta ha sottolineato l’eco duraturo di un crimine così terribile, menzionando come alcune vittime abbiano dovuto affrontare anni di terapia con psicofarmaci, paragonandolo a una prigione. Il cantautore aveva precedentemente scritto un tweet riguardo alla violenza di gruppo di Palermo che ha suscitato molte reazioni.

Stupro di Massa a Palermo: la reazione di Ermal Meta

Nel tweet, il cantante ha espresso il suo desiderio che gli autori del crimine potessero sperimentare in prima persona la gravità delle loro azioni. Tuttavia, in risposta alle polemiche scatenate dal suo post, Meta ha affermato: “Io non ho scatenato nessun odio. L’odio viene scatenato da una certa passività. Spesse volte il non interesse su quello che accade viene travestito da una sorta di garantismo, e non può essere più così” – ha concluso sottolineando l’importanza dell’educazione, ma anche della punizione quando l’educazione fallisce.

Ermal Meta

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La provincia di Palermo e l’intera regione della Sicilia sono state scosse da questo evento. Iniziative e politiche di prevenzione contro la violenza di genere sono diventate sempre più cruciali. La responsabile regionale e segretaria della CGIL, Gabriella, ha sottolineato l’importanza di affrontare questi gravi problemi con forza e determinazione. La lotta contro la violenza sulle donne e gli stupri di massa richiede l’impegno di tutti. Eventi come quello di Palermo ci ricordano quanto sia essenziale affrontare questi temi con serietà e determinazione, coinvolgendo sia le istituzioni che la società civile.

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