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Stupro di Palermo, le dure parole della professoressa siciliana: “Come insegnanti e genitori siamo un branco di falliti”

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Lo sconcertante episodio di cronaca relativo allo stupro di Palermo ha scosso l’opinione pubblica, una professoressa siciliana ha attirato l’attenzione social con un video nel quale ha espresso un parere forte. la docente nello sfogo affidato ad un video ha detto: “Come insegnante mi sento in obbligo di dire la verità in faccia a tutti i genitori: abbiamo fallito tutti”. Giovanna Corrao, professoressa siciliana nome noto della scena culturale locale è stata alquanto dura nel commentare lo stupro di Palermo, un episodio di violenza agghiacciante che vede il coinvolgimento di sette ragazzi accusati di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una 19enne.

La docente si è detta delusa ma allo stesso tempo decisa a non arrendersi: “Dobbiamo avere energie da spendere, da dare, per educare. Non sono energie a fondo perduto”. Parlando direttamente ai genitori dei suoi alunni ha ammesso di sentire l’obbligo di dire la verità: “Una verità a cui siete disabituati. Siete talmente assuefatti all’ipocrisia che non la volete sentire nemmeno dalla vostra coscienza”.

Stupro di Palermo, le parole della professoressa siciliana

Nel video, Giovanna Corrao ha proseguito condannando gli autori dello stupro e non solo: “Siete un branco di falliti…Siamo un branco di falliti”. La professoressa siciliana con tono critico ha poi analizzato aspramente: “Inutile che dite che non riguarda i vostri figli. No, riguarda anche te e loro. I nostri figli violentano le ragazzine, è chiaro che qualcosa è andato male”.

Stupro, professoressaLe parole della professoressa siciliana risuonano con rabbia tanto da diventare virali in rete destando anche l’attenzione dell’assessora della famiglia e delle politiche sociali a Palermo Nuccia Albano, la quale ha reso noto di averla telefonata: “Condivido ciò che ha detto. Le ho proposto di confrontarci sugli strumenti per sensibilizzare l’opinione pubblica e sostenere azioni sinergiche che possano favorire una rinascita dei valori”.

La sua risposta all’appello della docente ha voluto così rimarcare il ruolo centrale della comunità educante che deve essere concreto. Secondo la docente “siamo in un’emergenza sociale” se si registrano episodi come lo stupro di Palermo, siamo tutti dei falliti ed ipocriti: “C’è tanto da fare. Primo passo: aprite gli occhi. Secondo: immischiatevi. Siate parte attiva”.

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