Valeria Marini nel rispondere su Twitter ad un commento al vetriolo di Selvaggia Lucarelli, che ha ribadito di sposare delle idee diverse da Giorgia Meloni, si è ritrovata nella morsa delle critiche degli internauti. La giornalista dopo l’attacco frontale alla politica romana si è vista rispondere con tono severo dalla showgirl stellare che ha lasciato intendere di simpatizzare per il leader di FdI.
“Hai tutto da imparare da Giorgia Meloni” – questo il succo del tweet firmato dalla Marini, contro la Lucarelli che sui social aveva bacchettato il leader di Fratelli d’Italia commentando: “In questa fase, più si dà dell’ignorante e della fascista alla Meloni e più potenziali elettori si sentiranno da lei rappresentati”.
Valeria Marini, l’affondo contro Selvaggia Lucarelli che le risponde a tono
Un post che su Twitter ha trovato il consenso di una folta schiera di utenti, incontrando però il disappunto di Valeria Marini che l’ha ammonita scrivendole un messaggio suonato come un duro rimprovero: “Cara Selvaggia, hai tanto anzi tutto da imparare da Giorgia Meloni. Per esempio il rispetto che ha per gli altri e soprattutto per universo femminile e per tutte le donne“. Una frecciatina acuminata che non ha ferito la giornalista e giurata di Ballando con le Stelle che non si è fatta trovare impreparata fornendo una controreplica dallo stesso piglio tagliente.
Selvaggia Lucarelli ha così messo con le spalle al muro la showgirl stellare, condividendo in un suo tweet un’immagine che ha rivangato come lo scorso luglio Valeria Marini sia stata la madrina di un gay pride andato in scena a Napoli, una contraddizione rispetto a quanto scritto sui social dove si è schierata apertamente dalla parte della Meloni, che come risaputo osteggia la famiglia non naturale e parla di lobby LGBT.
Per sottolineare il rapido voltafaccia della Marini, la firma del Domani ha sentenziato imperiosa contro la sua interlocutrice: “Dal carro del gay pride a quello del vincitore è un attimo” – così ha accusato la showgirl di essere facilmente soggetta a schierarsi dalla parte di chi è più influente, facendo riferimento ai sondaggi che danno il partito della Meloni al primo posto delle preferenze degli elettori.