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Verissimo. Giulia Stabile, il racconto da brividi sul bullismo a scuola: la reazioni di Silvia Toffanin lascia senza parole

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Giulia Stabile ospite del salotto di Verissimo si è resa protagonista di una struggente rivelazione fiume dalla quale è emersa tutta la sua dolcezza così come un aspetto triste della sua adolescenza: lo spettro del bullismo. L’ex allieva di Amici, che è da due stagioni ballerina professionista dello storico talent di Maria De Filippi, si è lasciata andare ad un racconto da pelle d’oca parlando della sua esperienza e della mancanza di sensibilità incontrata su suo cammino.

Nel corso della lunga intervista con Silvia Toffanin ha parlato dello speciale legame con i colleghi di Tu si que vales, che considera una big family, ma ha anche menzionato la sua storia d’amore con Sangiovanni per poi soffermarsi sul suo ruolo nel cast di Amici: “Non riesco ancora a realizzare che sono diventata una ballerina professionista di Amici. Ho più consapevolezza e sono più matura rispetto a quando ero allieva, ma la paura del palco ce l’ho sempre”.

 

Giulia Stabile a Verissimo

Giulia Stabile, racconto da brividi sul bullismo a scuola

Ma il fulcro dell’intervista nello studio di Verissimo è stato il momento in cui ha condiviso la parentesi più triste della sua adolescenza quando veniva bullizzata per la sua risata: “Ho provato a modificare la risata, cercavo di modificarla. Non è facile quando ti viene spontanea. Ad Amici e dopo, in tanti mi hanno detto che bella risata, è stato pazzesco, che bello”.

La ballerina ha poi svelato il grande malessere vissuto ai tempi della scuola sottolineando la mancanza di empatia: “Alcuni insegnanti lavorano ancora lì e non li volevo incontrare. Mi sono trovata malissimo, sono stata sia messa da parte che insultata sia da compagni e pure insegnanti alle medie, al liceo invece tutto bene. Piano piano mi sono ripresa. Tante volte i prof mi dicevano di scegliere tra scuola e danza, come la prof di francese che poi mi tirava in giro davanti alla classe e la cosa andava ad alimentare anche altri scherni”.

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Una narrazione che ha lasciato incredula Silvia Toffanin, che ha incalzato Giulia Stabile a proseguire e così alla fine ha concluso: “Le uniche prof inclusive erano quelle che la classe odiava. Venivo presa di mira sia da prof e compagni, così non sono stata aiutata ad accettare le mie difficoltà. Un incubo, ai miei genitori dicevo e non dicevo, a volte ne parlavo con mamma e piangeva con me”.

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