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Giorgia Meloni parla all’orecchio a Salvini durante l’applauso, ma si sente tutto: le sue parole fanno il giro del web

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Nella giornata del 25 ottobre, il Governo capitanato da Giorgia Meloni ha chiesto la fiducia alla Camera, e durante il suo discorso la premier è incappata in una gaffe: parlando all’orecchio di Matteo Salvini gli ha sussurrato qualcosa che è diventato di dominio pubblico. Il presidente del Consiglio ha tenuto il suo discorso programmatico a Montecitorio, prima dell’iter del voto che prevede come da prassi un lungo cammino, con stessa procedura anche al Senato con discorso programmatico della premier.

Nel chiedere la fiducia per il suo Governo, la Meloni ha rimarcato il fatto che per lei è una grande responsabilità assumere l’incarico di premier: “Quando mi soffermo sulla portata di questo fatto mi ritrovo a pensare alla responsabilità che ho nei confronti delle donne che affrontano difficoltà ingiuste per affermare il proprio talento o il diritto di vedere apprezzati i sacrifici quotidiani. Penso anche a coloro che hanno costruito la scala che consente a me di salire e di rompere il tetto di cristallo che sta sulle nostre teste”.

Il presidente del Consiglio neo eletto, nel ricordare che lei rappresenta un cambio di rotta nella politica italiana ha fatto il nome di diverse donne che hanno cambiato la storia: “Donne che hanno osato per impeto, per ragione, per amore. Grazie per aver dimostrato il valore delle donne italiane come spero di fare ora anche io. […] Diamo vita ad un governo politico pienamente rappresentativo della volontà popolare”.

Giorgia Meloni, i passaggi centrali del suo discorso alla Camera

Parlando delle scelte difficili che il suo esecutivo si troverà a dover affrontare, ha ribadito di avere il coraggio necessario, a partire dalla risoluzione della crisi energia, per non cedere al ricatto di Putin, così la premier ha sottolineato che bisognerà investire sulle energie rinnovabili per conquistare una certa indipendenza dall’estero.

Giorgia Meloni orecchio Salvini

Il primo provvedimento del Governo sarà dunque quello di affrontare gli aumenti delle bollette, per supportare famiglie ed imprese. “Siamo fermamente convinti del fatto che l’Italia abbia bisogno di una riforma che garantisca stabilità e restituisca centralità alla sovranità popolare. Una riforma che consenta all’Italia di passare da una democrazia interloquente ad una democrazia decidente” – questo quanto detto dalla premier.

Nel suo discorso Giorgia Meloni ha parlato anche di pace fiscale, uno scenario necessario per dare respiro agli italiani, preannunciando anche una posizione dura contro l’evasione fiscale. La Camera ha tributato un fragoroso applauso alla premier quando ha menzionato Papa Francesco, parlando di povertà e ribadendo la necessità di mettere mano al reddito di cittadinanza con altre misure volte a dare maggiori opportunità di lavoro, mettendo in programma anche un piano economico e culturale per risollevare la crescita demografica, rimettendo la famiglia al centro della società.

La gaffe della Meloni: ecco cosa ha detto all’orecchio a Matteo Salvini

La premier non ha sorvolato sulla pandemia rivolgendo un caldo ringraziamento al personale sanitario, ammettendo che non si deve escludere una nuova pandemia, prevedendo però una maggiore preparazione, dopo aver imparato dagli errori del passato. Giorgia Meloni nel suo discorso alla Camera ha anche affrontato il tema della criminalità: “Vogliamo fare della sicurezza un dato distintivo di questo esecutivo. […] In Italia, come in qualsiasi Stato serio, non si entra illegalmente” – così la premier si è inoltrata a parlare di flussi migratori illegali e delle vittime in mare.

Giorgia Meloni alla Camera

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Nel corso del suo lungo ed infervorato discorso, la Meloni ha attirato grande attenzione quando si è avvicinata a Matteo Salvini, durante un applauso che ha cadenzato la sua orazione: dopo i ringraziamenti alle forze dell’ordine il presidente del Consiglio ha parlato nell’orecchio di Salvini. “Così finiamo alle tre” – ha sussurrato la premier al ministro delle Infrastrutture, per poi proseguire il suo discorso, peccato che il suo commento non sia rimasto un segreto, come auspicava.

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