“Il Covid ha ucciso la mia famiglia, intrappolata nella propaganda dei no-vax”, il racconto struggente dello chef Goncalves colpisce il web

Il racconto dello chef Goncalves che sui social ha parlato di come il Covid ha ucciso la sua famiglia, a causa dell’influenza negativa esercitata dalle opinioni dei no-vax, ha attirato l’attenzione dei media britannici che hanno riportato la sua storia. Il 43enne, di origine sudafricana che lavora a Cardiff, in Galles, come cuoco, ha perso il padre (Basil, 73 anni), la madre Charmagne (65 anni), ed un fratello minore (Shaul, 40 anni) a causa del Covid come ha scritto nel suo post.

I suoi familiari abitavano in Portogallo dopo aver vissuto per anni nel Regno Unito: “Sono rimasti intrappolati nella propaganda dei no-vax. Una cattiva informazione che fa presa su chi ha paura” – ha raccontato lo chef Goncalves. Tutti e tre si sono ammalati contagiandosi a vicenda, dopo aver rifiutato il vaccino e sono morti nel giro di pochi giorni. “I miei genitori avevano problemi di salute ma mio fratello era l’uomo più sano che conosco. Faceva tantissimo sport, non beveva da 15 anni ed era vegetariano”.

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La storia dello chef Goncalves: “Il Covid ha ucciso la mia famiglia”

Il padre Basil è stato contagiato in ospedale, ed avrebbe trasmesso il virus prima alla moglie e poi al figlio durante una cena di famiglia, a luglio: “Pochi giorni dopo mio fratello ha cominciato a sentirsi poco bene. Si sentiva un peso addosso e accusava molta stanchezza”. Nel suo sfogo lo chef si rammarica per non aver detto addio in tempo al padre ed al fratello: una volta arrivato in Portogallo ha trovato la madre in condizioni gravissime, era in coma farmacologico, ma poi è morta pochi giorni dopo. A causa della pandemia la sua famiglia è stata sepolta in un cimitero di Lisbona nella sezione riservata ai pazienti morti per il Covid.

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“Eravamo una famiglia piccola ma molto affiatata. Il messaggio che vorrei diffondere è: perché mai un governo vorrebbe farvi male con un vaccino? Quale sarebbe l’obiettivo?” – portando come testimonianza la sua storia lo chef ha lanciato un monito con il quale invita a vaccinarsi.