Tra nuovi contagi Covid e la stagionale ondata influenzale capitanata dall’influenza australiana che secondo gli esperti arriverà a farsi sentire sotto il periodo di Natale, con un picco che potrebbe far registrare dei dati significativi. Per mettere al sicuro non solo i soggetti fragili ma anche i giovani lavoratori, che potrebbero essere i più colpiti, si ipotizza che la soluzione sia solo una: fare il vaccino antinfluenzale per tempo.
Secondo le previsioni di Fabrizio Pregliasco, la situazione non deve essere presa sottogamba: “Con l’influenza australiana sarà una bella stagione tosta, come sempre ci saranno morti. Il picco è previsto a Natale, circa 250mila casi al giorno”. L’esperto, professore associato di Igiene generale e applicata all’Università degli Studi di Milano e direttore Irccs Galeazzi-Sant’Ambrogio, intervenuto ai microfoni di Radio 1 ha fatto l’identikit dell’influenza australiana sulla base dell’indagine condotta dai medici di famiglia in Lombardia alle prese ancora con casi di Covid, i cui contagi risultano ancora in numero ridotto rispetto alle sindromi influenzali.
Per quanto riguarda la sintomatologia influenzale, gli esperti hanno rilevato il classico quadro del virus stagionale, che come di consueto può essere tenuto a bada attraverso il vaccino antinfluenzale, non trascurando l’uso della mascherina, utile non solo contro il Covid, ma anche per i virus influenzali.
Dallo scenario fotografato nell’ultimo periodo, è emerso che i contagi influenzali colpiscono con maggiore incidenza i giovani adulti costretti a richiedere certificati di malattia presso i medici di famiglia e nei ambulatori. Per quanto riguarda invece il quadro dei sintomi con cui si manifesta l’influenza stagionale, questo dipende dal diverso virus che colpisce il soggetto da cui dipende anche la durata.
I sintomi perdurano una settimana o poco meno, e sono caratterizzati da febbre che tende a scomparire per poi ripresentarsi, salendo rapidamente. Il quadro sintomatologico include anche: mal di gola, dolore alle ossa, raffreddore, inappetenza. Secondo Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di prevenzione del ministero della Salute, per curare l’influenza australiana si possono utilizzare delle terapie diverse, anche se in linea di principio si raccomanda per la febbre di prendere un antipiretico e di fare attenzione a non disidratarsi, in quanto malattia virale sono da escludere gli antibiotici che il medico può prescrivere, se sospetta una possibile complicazione batterica.
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Gli esperti hanno anche individuato tra le categorie di potenziali pazienti, non solo bambini ed anziani ma anche i giovani, per questo per combattere il virus si raccomanda la vaccinazione, che dovrebbe riguardare fasce prioritarie, a partire dagli anziani, per i quali si raccomanda la formulazione adiuvata, anche i soggetti fragili restano una categoria a rischio. Per questi soggetti si suggerisce non solo la vaccinazione anti influenzale ma anche la quarta dose anti Covid.
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