La Pupa e il Secchione. Paola Caruso infuriata vuota il sacco, il retroscena choc sulla squalifica: “Autodifesa contro ingiustizia e disperazione”

Paola Caruso dopo la squalifica per aver dato uno schiaffo a Mila Suarez si è scagliata contro il provvedimento disciplinare che l’ha costretta a concludere prima del tempo la sua esperienza a La Pupa e il Secchione Show, che non era iniziata sotto una buona stella visto che prima di partecipare al programma è stata ricoverata in ospedale e così il suo ingresso è stato rimandato. L’ex Bonas di Avanti un altro, una volta entrata in villa insieme alle altre pupe ed ai rispettivi secchioni ha faticato ad integrarsi per via delle frizioni con alcune di loro, in particolare con l’ex di Alex Belli.

Le due pupe dopo essersi beccate a più riprese hanno avuto un duro scontro verbale con la modella marocchina che ha fatto delle insinuazioni pesanti sulla Caruso, che è sbottata alzando le mani su di lei, dopo aver sentito che usa il figlio per ottenere più visibilità. L’aggressione fisica della pupa è stata punita come argomentato con fervore da Barbara D’Urso che l’ha ammonita personalmente ed a nome di tutti gli autori de La Pupa e il Secchione Show, trovando nei giurati Antonella Elia, Federico Fashion Style e Soleil Sorge la piena condivisione.

Paola Caruso, il duro sfogo dopo la squalifica da La Pupa e il Secchione

Anche se la pupa si è detta mortificata e pentita è tornata alla carica della Suarez, oltre a respingere le parole della padrona di casa a cui ha replicato a tono, contestando le accuse che le sono state rivolte a nome di tutta la macchina del programma. Dopo la squalifica Paola Caruso ha deciso di prendere la parola sui social, per giustificare lo schiaffo dato alla Suarez, sostenendo che è stata un’azione istintiva per difendersi respingendo le accuse di essere troppo aggressiva.

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L’ex pupa non digerendo la sua espulsione dal programma di Italia 1 si è rivolta al suo seguito per perorare la sua causa: “L’aggressività nasce da un istinto naturale che tende all’autodifesa. Spesso è una risposta ai sentimenti di ingiustizia e disperazione. La violenza psicologica è un abuso emotivo che ha come componente un aspetto socio culturale. Mentre l’aggressività mira all’auto protezione, la violenza si concentra sul controllo dell’altro. L’aggressività cui avete assistito ieri sera (e di cui comunque, ancora una volta mi scuso) nasce da un istinto di autodifesa che ho maturato in questi tre anni”.

Precisando il motivo per cui ha reagito istintivamente per difendere il suo ruolo di mamma ha poi aggiunto nel suo sfogo social: “Chi conosce la mia maternità sa bene di cosa parlo. Quella violenza verbale ingiustificata l’ho vissuta come un abuso nei confronti di mio figlio e della mia storia di madre e questo non lo consento a nessuno. In moltissimi mi avete scritto e compreso e di questo vi ringrazio”.

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