Advertisement

“Non è vero che a lasciare libero un figlio si fa il suo bene”: Alessandro Gassmann svela di essere un padre severo ma amorevole

Advertisement

In occasione della presentazione della pellicola “Il silenzio grande“, fuori concorso alla Mostra di Venezia, Alessandro Gassmann nella veste di regista ha concesso a Candida Morvillo un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera.

Leggi anche: Simona Ventura conquista Venezia con il suo look: il nuovo taglio di capelli sfoggiato sul red carpet dalla conduttrice è spettacolare

Oltre a parlare del suo ultimo lavoro tratto dalla pièce di Maurizio De Giovanni, che ha per protagonisti Margherita Buy e Massimiliano Gallo, l’attore e regista si è raccontato svelando degli aspetti privati di sé. A proposito della sua ultima fatica cinematografica Gassmann l’ha definita una pellicola terapeutica in quanto narra una storia di persone che parlano ed ascoltano: “[…] Oggi, tutti parlano ma nessuno ha più intenzione di sentire il pensiero dell’altro […]”.

lasciare libero un figlio si fa il suo bene Gassman

Alessandro Gassmann: “Sono un padre severo ma amorevole”

Dopo questo preambolo, Alessandro Gassmann ha parlato del suo ruolo di genitore confessando: “Io sono stato un padre amorevole, ma severo e rigido come mio padre con me. Non è vero che, a lasciare libero un figlio, si fa il suo bene. Infatti, la mia generazione ha figli allo sbando, impreparati, spaventati e profondamente ignoranti. Mio figlio ha avuto il motorino a 16 anni, è potuto tornare tardi la sera a 18. Questo è: fino ai 18, fai quello che ti viene detto. Anzi, per me, la maggiore età andrebbe alzata a 21 anni”.

Leggi anche: “Saremo amanti per sempre, non giudicatemi”: il racconto di una donna che da 10 anni ha una relazione con un uomo sposato

Al Corriere della Sera, il regista ha raccontato di aver dosato la tenerezza e la sua autorevolezza per riuscire a farsi rispettare come padre, ribadendo che in alcuni casi è necessario usare il pugno duro con i figli per poi dimostrarsi affettuosi e sempre pronti ad ascoltare svelando un aneddoto privato: “Sull’ascolto, tutto il merito va a mia moglie, che è molto più presente di me”.

CONDIVIDI ☞