Advertisement

Marco Mengoni, la vittoria a Sanremo 2023 fa esplodere un polverone: “Che vergogna! Non è possibile che…”

Advertisement

La vittoria di Marco Mengoni Sanremo 2023, preannunciata da bookmaker e stampa, è stata accompagnata da qualche polemica che ha preso piede in rete, tra cui una relativa ad un’indagine attenta delle ultime nove edizioni del festival. Sui social infatti non sono mancati commenti al vetriolo sul fatto che ancora una volta la vittoria della kermesse sanremese è finita in mano ad una voce maschile: è infatti dal 2014 che sul gradino più alto non si piazza una voce femminile.

Leggendo la classifica finale della 73esima edizione della kermesse sanremese si evince che le donne non sono state protagoniste di questa edizione, infatti per trovare il primo nome di una cantante si deve scendere al sesto posto dove si incontra Giorgia, con il brano “Parole dette male”.

Scoppiano le polemiche dopo la vittoria al Festival di Sanremo di Marco Mengoni

Una discussione che ha trovato nelle parole dello stesso vincitore conferma, ed infatti Marco Mengoni ha dedicato il premio alle donne di Sanremo ribadendo la presenza sul palco di soli uomini. In rete si è gridato quasi allo scandalo perché è uscito fuori un ritratto non proprio gratificante del mondo della musica italiana. Gli internauti vorrebbero inoltre vedere alla conduzione una donna dopo anni di dominio di volti maschili, protestando contro quello che da anni si è visto come nel caso delle vallette e co-conduttrici che molte donne vorrebbero vedere rimpiazzate da maschi nelle prossime edizioni di Sanremo.

marco mengoni polemica

Leggi anche: Fedez tuona contro Anna Oxa: ”É stata maleducata, domani lo saprà, ma non me ne frega…”

Non sono mancate accuse nei confronti nei vertici Rai, come riferito da Stefano Coletta, direttore intrattenimento Prime Time della Rai, che si è sfogato in un’intervista rilasciata a Repubblica: “Non posso rispondere di ogni gesto che fa un artista in diretta. Allora dovrei dimettermi ogni giorno. Non è civile. Siamo qui solo a parlare di questo, degli attacchi della politica, non di un festival che sfiora il 70% di share. Non è normale.

Nel momento in cui Amadeus ha la libertà editoriale che condivide con me, è la libertà assegnata a ogni artista che sia cantante, attore, conduttrice o conduttore a segnare il percorso. […] La ferita più grande è essere stato attaccato sul privato, dal punto di vista sessuale, l’autenticità è sempre stato il faro del mio percorso umano e professionale”.

Leggi anche: Madame, lacrime a Sanremo e l’abbraccio di Amadeus: ecco cosa c’é dietro

CONDIVIDI ☞