Sabrina Ferilli, la dura condanna contro il selfie chiesto a Maria De Filippi nella alla camera ardente di Costanzo

Il selfie chiesto a Maria De Filippi da un fan che ha fatto visita alla camera ardente per dare un saluto a Maurizio Costanzo è stato oggetto di forti critiche: una polemica a cui ha preso parte anche Sabrina Ferilli, che di corsa ha abbandonato il Giappone, dove si trovava per lavoro, per presenziare i funerali. L’attrice romano come tante voci critiche non ha gradito l’invadenza di chi ha chiesto a Maria De Filippi in un momento drammatico di fare una foto insieme proprio davanti alla bara di Maurizio Costanzo.

Sabrina Ferilli ha preso la parola sui social per condannare con parole forti le immagini diventate virali in rete che hanno ritratto la conduttrice pavese alle prese con uno scatto con dei fan che hanno dimostrato poco tatto per il momento di dolore da lei vissuto.

Pronta la condanna dell’attrice come quella firmata da Selvaggia Lucarelli, che nel commentare il retroscena ha ammesso: “Il selfie con la vedova famosa. Non perdo neppure tempo a dire qualcosa su quella gente perché ci somiglia più di quanto crediamo”. Nel proseguo del suo post ha poi aggiunto: “Penso a Maria De Filippi e all’enorme sforzo di dare a chi chiede con violenza, in quelle ore in cui hai dato fondo anche alle riserve. Per me era un vaff*** al primo telefono che vedevo”.

Sabrina Ferilli condanna il selfie chiesto a Maria De Filippi

Per quanto riguarda invece lo sfogo di Sabrina Ferilli, l’attrice non si è di certo risparmiata nel dire la sua su quanto avvenuto nella camera ardente adibita ad ospitare le esequie di Maurizio Costanzo, questo il suo commento al vetriolo di risposta alle parole della giornalista: “Minimo…perché se a casa non ti hanno insegnato l’educazione…non credo te la possa insegnare io…Ma ti farei capire che non si fa”.

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Non sono passate inosservate le parole espresse da Rita Dalla Chiesa, altra grande amica di Costanzo che a sua volta ha detto la sua su questa sorta di strumentalizzazione del mostrare il lutto a tutti i costi per un briciolo di popolarità: “Non bisogna nascondergli la faccia, ma ingrandirla e farla riconoscere a più persone possibili. Ha violentato il dolore”.

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