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Pronti per la terza dose del vaccino, l’annuncio del ministro Speranza: “Italia ha già acquistato vaccini, aspettiamo la riposta della comunità scientifica”

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In conferenza stampa durante la presentazione del decreto legge sul Green pass, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha affrontato anche il tema della terza dose del vaccino. Si concretizza l’ipotesi del terzo richiamo con una buona disponibilità di dosi, anche se manca l’ufficialità della decisione finale che spetterà alla comunità scientifica.

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Dunque la campagna vaccinale ripartirà dalla somministrazione del siero ai soggetti più fragili ed immunodepressi. Il ministro della Salute Speranza in conferenza stampa a Palazzo Chigi lo scorso 5 agosto si è così espresso: “L’Italia ha già acquistato dosi sufficienti anche per la terza dose di vaccino, aspettiamo l’ok dalla comunità scientifica. Si inizierà dai più fragili”.

Terza dose vaccino

Il piano del ministro Speranza sulla terza dose del vaccino

Dopo che era circolata la notizia sulla possibilità di una terza dose del vaccino anti Covid, le evidenze raccolte da diversi studi scientifici hanno sottolineato che una terza dose del vaccino garantirebbe più efficacia per combattere la variante Delta. Attualmente si è fatta più concreta la previsione di un terzo richiamo, ma si attende il via libera ufficiale da parte della comunità scientifica internazionale che dovrà confermare tale via.

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Da quanto segnalato dal ministro Speranza il nostro Paese è corso ai ripari: ha già acquistato le dosi necessarie per la terza vaccinazione, per non farsi trovare impreparato in caso di necessità, anche se si prevede che il terzo richiamo si rivolgerà solo alle categorie più fragili, in quanto hanno maggiori difficoltà a sviluppare una riposta immunitaria sufficiente contro il virus.

Secondo gli ultimi studi ed il parere della comunità scientifica la terza dose potrebbe essere necessaria in caso di calo della memoria immunologica, e per contrastare la virulenza della variante Delta, inoltre assicurerebbe una copertura più prolungata rispetto a quella garantita dalle due dose.

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