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“Via libera alla somministrazione in contemporanea della terza dose e del vaccino anti-influenzale”: lo ha reso noto il ministero della Salute

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È stata confermata la somministrazione in contemporanea del vaccino contro il Covid, terza dose, e quello anti-influenzale come reso noto in una circolare firmata dal direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza. Nella stessa circolare poi si spiega la possibile inoculazione di altri vaccini, approvati dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale, fatta eccezione per quelli vivi attenuati per i quali si prevede una distanza minima di 14 giorni dal vaccino contro il Covid.

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Nella nota firmata da Rezza, dal direttore generale dell’Agenzia del farmaco Aifa, Nicola Magrini, e dai presidenti di Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, e dal Consiglio superiore di sanità, si puntualizzano i tempi da rispettare nella vaccinazione del siero anti Covid-19 e la somministrazione di altri vaccini.

Terza dose vaccino anti-influenzale

La co-somministrazione della terza dose e del vaccino anti-influenzale

“In considerazione dell’avvicinarsi della campagna di vaccinazione anti-influenzale è possibile che alcune categorie di soggetti per le quali la vaccinazione antinfluenzale stagionale è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente siano allo stesso tempo eleggibili per la vaccinazione anti Covid. Questo potrà succedere per esempio per le terze dosi, per i gruppi target della dose addizionale o booster” – si legge nel comunicato.

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La somministrazione concomitante si potrà effettuare anche sugli over 60 in attesa di ricevere la prima dose del vaccino, inoltre gli esperti hanno spiegato: “Sarà possibile programmare la somministrazione dei due vaccini, nel rispetto delle norme di buona pratica vaccinale, nella medesima seduta vaccinale. […] La somministrazione concomitante verrà effettuata fermo restando che una eventuale mancanza di disponibilità di uno dei due vaccini non venga utilizzata come motivo per procrastinare la somministrazione dell’altro”.

Una decisione che il ministero della Salute ha preso esaminando le raccomandazioni delle autorità di salute pubblica internazionale, e valutando i dati preliminari desunti dalla somministrazione concomitante del siero anti Covid e del vaccino anti-influenzale, anche se nelle schede tecniche dei vaccini contro il Coronavirus non sono state riportate indicazioni su tale evenienza.

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