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Costretta a licenziarsi perché troppo bella: “I clienti ci provavano sempre”, lo sfogo della ragazza

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La storia di Melanie Collett è quella di una giovane di 20 anni costretta a licenziarsi per aver vissuto sulla propria pelle la discriminazione per bellezza nel mondo del lavoro. Impiegata in un McDonald’s nella cittadina di Edimburgo, Melanie era costantemente sotto pressione a causa della sua avvenenza naturale, un dono che si è trasformato in un ostacolo insormontabile nel suo ambiente lavorativo.

Melanie ha raccontato di essere stata “costretta” a lasciare il suo lavoro a causa della sua bellezza visto che i colleghi, i clienti e persino i superiori avevano pregiudizi nei suoi confronti, rendendo l’ambiente lavorativo insostenibile. La discriminazione basata sull’aspetto fisico è un fenomeno noto, ma raramente discusso apertamente.

“I miei superiori mi mandavano persino nei negozi a comprare prodotti per rimuovere il trucco e le unghie finte. Il mio manager mi detestava solo perché ero carina. Era un uomo orribile e prepotente, ma non mi sono mai fatta mettere i piedi in testa” – ha raccontato Melanie, che è stata costretta a licenziarsi. Inoltre ha spiegato: “Dovevamo indossare tutti la stessa divisa, ma io mi assicuravo sempre di essere truccata o di avere le ciglia e loro, puntualmente, mi facevano rimuovere tutto”.

Costretta a licenziarsi perché troppo bella

La pressione era tale che Melanie ha deciso di intraprendere un percorso professionale diverso sfruttando il fatto di essere troppo bella, lontano da un ambiente che non riconosceva il suo valore al di là dell’aspetto fisico. Oggi, Melanie guadagna cifre considerevoli attraverso un social per adulti, un cambiamento radicale che riflette le sfide incontrate nel mondo del lavoro tradizionale. “In quel fast food guadagnavo 7 euro l’ora, spiccioli se penso a quanto riesco a guadagnare con il mio nuovo lavoro!”.

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Costretta a licenziarsi ,troppo bellaLa sua storia solleva questioni urgenti sulla discriminazione basata sulla bellezza e sul modo in cui le percezioni estetiche influenzano le opportunità professionali e il trattamento sul lavoro. La storia di Melanie costretta a licenciarsi è un campanello d’allarme sulla necessità di affrontare la discriminazione basata sulla bellezza nel mondo del lavoro. È essenziale riconoscere e affrontare questo tipo di pregiudizio per creare ambienti lavorativi inclusivi e rispettosi, dove ogni individuo è valutato per le sue competenze e capacità, piuttosto che per il suo aspetto fisico.

 

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