Advertisement

Alessia Pifferi, il drammatico appello degli avvocati della madre della piccola Diana: “Va aiutata! Si sta distruggendo, ecco di cosa ha bisogno”

Advertisement

La drammatica morte per stenti della piccola Diana ha portato l’opinione pubblica a condannare senza appello Alessia Pifferi, prima che la donna venga giudicata dalla giustizia. La mamma della piccola di 18 mesi è stata etichettata come una “madre snaturata e degenere” ma anche come “un’assassina” da parte del web che non le perdona un comportamento privo di senso materno e di umanità.

La donna infatti a metà luglio ha abbandonato la piccola Diana in casa a Milano per una settimana per passare del tempo con il suo compagno, un 58enne di Leffe, nella Bergamasca, con il quale da qualche mese aveva una relazione più stabile, dopo un rapporto altalenante iniziato nel 2020 dopo che i due si sono conosciuti in un sito di incontri. Nella casa di Ponte Lambro, nella periferia est di Milano, dove Alessia Pifferi viveva con sua figlia di 18 mesi, si è consumata la tragedia: la piccola lasciata sola e priva di cure da parte di un adulto è morta.

Mentre il compagno ha svelato i retroscena della loro relazione, a partire dalla gravidanza tenuta nascosta fino al parto ed il suo non portare mai Diana con sé, la madre della 37enne ha preso le distanze dalla figlia. “Mia figlia è un mostro” – aveva tuonato a caldo la nonna della piccola, per poi in seguito rettificare ma di poco la sua posizione verso la figlia commentando: “Ho scritto quella parola in un momento di rabbia. Comunque non voglio più saperne di lei: per me non esiste più”.

Il compagno della Pifferi invece ha rifiutato di mettersi in contatto con lei, dopo aver ribadito nel corso dell’interrogatorio con la polizia di essere stato tenuto all’oscuro dalla donna di molti aspetti della sua vita.

L’appello dei legali di Alessia Pifferi

In difesa della donna ha parlato il suo avvocato Solange Marchignoli che ai microfoni del talk di Rete 4, Zona Bianca ha fatto un appello dichiarando: “Un sacco di persone vorrebbero contattarla e aiutarla nella sua solitudine. Questa persona è sola. Un conto è il reato, un conto la persona umana”. Alle sue parole hanno fatto eco quelle dell’altro legale, Luca D’Auria: “Si chiede perché è così sola, perché ha solo noi due avvocati. Non ha mai più sentito nessuno, e questo la addolora molto. Mi ha parlato della mamma, del compagno”.

Alessia Pifferi carcere

Leggi anche: Giulia e Alessia, il papà rompe il silenzio dopo la tragedia e confessa: “Tutto quel fango su di me, ma io…”

Gli avvocati di Alessia Pifferi hanno inoltre reso noto che la loro assistita indossa la stessa maglietta dal giorno dell’arresto a conferma del suo stato di abbandono, che le ha fatto prendere consapevolezza della sua situazione. “La signora indossa sempre la stessa maglietta dal giorno dell’arresto. Non riesce a cambiarsi, è controllata 24 ore su 24, anche quando è nei luoghi più privati della cella e questo la sta distruggendo. Oggi l’ho trovata realmente sofferente. Sta ripensando a quello che è accaduto, ma ha bisogno di persone” – così i suoi legali hanno ritratto lo stato in cui versa la donna.

Leggi anche: Tragedia in volo. Muore per un malore improvviso e i figli viaggiano vicino al suo cadavere

CONDIVIDI ☞